Criteri di Accettazione e Definition of Done… una questione di “3 Amigos”

Durante le varie attività di coaching, spesso mi sento chiedere: “chi deve scrivere i Criteri di Accettazione?” oppure: “a Chi spetta il compito di specificare la Definition of Done?”.

Ebbene, la mia riposta è più o meno sempre la stessa: “non si tratta di identificare Chi, ma di Condividere al meglio una responsabilità”.

Soprattutto, bisogna sempre ricordare che i Criteri di Accettazione sono elementi “vivi” che maturano durante la vita del progetto e sono direttamente legati all’evoluzione stessa e alla comprensione della specifica Feature/User Story; il tutto sotto il cappello della Definition of Done.

In quest’ottica, la definizione dei Criteri di Accettazione aiuta a capire più in dettaglio i boundary relativi alla specifica User Story e pone le basi per la realizzazione dei Test di Accettazione. Una loro prima stesura può essere effettuata parallelamente alla scrittura stessa delle User Story o in uno specifico meeting dedicato (es: Story-writing workshop, backlog grooming, ecc).

Fondamentale è che il team collabori alla definizione e al riferimento di tali criteri e, possibilmente, alla definizione dei relativi test. Nella pratica, però, può capitare che il team sia impossibilitato, ad esempio, a rivedere una Feature presente del Product Backlog in modo rapido, soprattutto se è nel mezzo dell’iterazione e la sua attenzione è quindi sull’Iteration Backlog.

Come fare, allora, a supportare il PO nella sua interazione con il cliente? Ebbene, può essere utile sfruttare una tecnica nota come “3 Amigos”, formalizzata probabilmente per la prima volta da George Dinwiddie e molto simile a quanto proposto da Janet Gregory e Lisa Crispin, nel libro Agile Testing, con il nome di “The Power of Three”.

L’idea è quella di organizzare un meeting snello e veloce, nel momento in cui serve, a cui partecipa un temporary team per discutere puntualmente e in modo conciso su uno specifico argomento, in stile Kaizen Blitz. Il temporary team è composto da tre figure, i “tre Amigos” appunto: Product Owner, Developer e QA Tester.

3amigos

3 Amigos

Si pensi alla differenza con il classico planning meeting o al grooming che, tipicamente, avvengono ad inizio e fine iterazione: che succede se l’iterazione è di 3 settimane ed è appena partita? Sicuramente non possiamo aspettare che termini, ma non è neanche opportuno distogliere tutto il team dalle proprie attività, soprattutto se quanto richiesto dal nostro cliente non viene prima calato nel contesto specifico.

Grazie alle diverse competenze dei 3 Amigos, la specifica richiesta del cliente viene discussa da più punti di vista, andando a realizzare una prima formalizzazione delle Feauture relative che cercano di coniugare al meglio le esigenze del cliente con quelle delle attività in corso. Il tutto avviene in chiave Given-When-Then, template tipico dei Criteri di Accettazione:

  • (Given) some context
  • (When) some action is carried out
  • (Then) a particular set of observable consequences should obtain

ottenendo una serie di asserzioni simili alle seguenti:

  • (Dato) il mio conto bancario online e accertato di avere un saldo sufficiente
  • (Quando) provo ad effettuare un bonifico che rientra nelle mie possibilità
  • (Allora) il sistema deve completare l’operazione senza errori

Chiariti i dubbi primari lato business (si spera ;-)), è responsabilità del Team rifinire la User Story e gli stessi Criteri di Accettazione: take it to the team!

La cosa su cui bisogna fare molta attenzione nell’utilizzo di questa pratica è la capacità del Developer e del QA Tester di discutere in funzione del Dominio e del Contesto specifico, al fine di evitare che il meeting si trasformi in un workshop per spiegare tali elementi, vanificandone sostanzialmente lo scopo.

agileiot logo  ac2 logodac dac dacdac dac psmii psmii safe cal1 less certazure fundamentals
mvp reconnect

Free Joomla templates by Ltheme