Gamification, what's this?

Utilizzare dei giochi per creare prodotti innovativi e comprendere i propri stakeholder può sembrare quantomeno bizzarro. Eppure Gartner ha stimato che 100 delle prime 135 società che rientrano nella famosa classifica “Fortune 500” utilizzano i cosiddetti “serious gaming” all’interno dei loro processi. Numero che è destinato a crescere fino al 50% nel 2015, soprattutto con riferimento alle attività di innovazione.

Come riportato da Wikipedia:

La Gamification (letteralmente ludicizzazione) consiste nell'utilizzo delle meccaniche e dinamiche dei giochi in contesti esterni al gioco per creare più interesse o risolvere problemi.

Questo approccio (movimento?) va sotto il nome di Gamification e, come per ogni processo che si rispetti, trova applicazioni diverse in base alla funzione a cui si applica: dall’advertising, al marketing e al branding.

gamification

Molta confusione, per chi si cimenta con il Gamification, deriva dalla presenza in letteratura di più termini che vengono spesso utilizzati comi sinonimi ma che si applicano a contesti ben specializzati:

    • Gamification, è il termine più generico che indica l’integrazione di meccanismi simili a giochi (game like) o proprio di giochi all’interno dei propri processi aziendali al fine di migliorarli coinvolgendo attivamente gli stakeholder. Si tratta di un termine spesso abusato che non di rado viene definito “exploitationware”, ma comunque utile in contesti generalisti;
    • Gameful Design, si tratta quasi di un sinonimo di Gamification, se non fosse che alcuni elementi tipici dei giochi (i premi in particolari) sono eliminati poiché intrinsechi nell’azione stesso del loro utilizzo;
    • Serious Play, in tal caso il gioco viene utilizzato da due o più decision-maker che si confrontano per risolvere problemi reali e raggiungere obiettivi chiari e condivisi, tenendo opportunamente conto dei constraints;
    • Advergaming, si tratta di giochi pensati per comunicare/sviluppare brand e campagne pubblicitarie. L’approccio può essere rivolto a nuovi clienti ma, statisticamente, ha più successo nella fidelizzazione dei clienti già acquisiti, proponendo prodotti che sono una evoluzione di quelli già in essere;
    • Gamestorming, è il processo che facilita il pensiero innovativo, di rottura (breakthrough thinking). I giochi vengono utilizzati per stimolare la fantasia e andare al di là del contesto attuale, ponendo l’azienda e gli stakeholder in un ambiente (virtuale, del gioco) informale in cui riescono meglio a rappresentare e sviluppare le proprie idee.

Nello specifico del contesto Agile/Lean, i processi più rilevanti sono sicuramente Serious Play e Innovation Game. I primi sono molto utili per attività di chiarimento delle attività da svolgere e dei goal da raggiungere (si pensi alle retrospettive, sprint meeting, ecc). I secondi sono molto utili nella fase iniziale del progetto o nella loro scoperta: in DAD si collocano sicuramente nella fase di Inception.

Per approfondire gli argomenti (ma presto ne riparleremo anche qui):

  • Gray, D., Brown S., Macanufo, J., (2010) Game Storming – a Playbook for Innovators, Rulebreakers and Changemakers, O-Reilly Media, Sebastopol, CA.
  •  Hohmann, L., (2007), Innovation Games – Creating Breakthrough Products Through Collaborative Play, Addison-Wesley, Boston

Volete una prova del loro utilizzo? Bene, date un occhiata alla Fun Theory della Volkswagen.

Voi che ne pensate? Utilizzate la Gamification per le vostre attività?

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