Dopo aver identificato il livello di incertezza e l'accuratezza dell'ambito del progetto/prodotto (o dei deliverable costituenti), è necessario comporre il bouquet di lifecycle da utilizzare.
Questo è un tema che differenzia molto l’approccio moderno al project management rispetto al passato.
Infatti, se prima l’impostazione era “si pianifica il progetto e si utilizzano i processi standard per la sua esecuzione”, oggi ci si sposta verso un “esploriamo la complessità del progetto/prodotto e proviamo a capire quale (o quali) approccio di sviluppo è più idoneo nelle diverse fasi operative”.
Quindi si può procedere verso un vero e proprio bouquet di lifecycle, con gli estremi rappresentati dal più classico waterfall (predittivo, serial che si voglia) e dall’approccio agile:
Esempi di Hybrid Lifecycle (Agile Practice Guide)
Per aiutare ad effettuare la scelta più appropriata, portando il team di progetto a discutere e confrontarsi sulla tematica, è possibile usare un Decision Tree come quello di seguito, che permette di “riflettere” su ulteriori dimensioni del progetto/prodotto in analisi (ad esempio il coinvolgimento degli stakeholder) e arrivare a una possibile “best-option”.
Lifecycle Decision Tree
Nel caso in cui il decision tree venga utilizzato a livello di progetto, il percorso seguito porta alla scelta del lifecycle principale che guiderà la governance dello stesso. Se, invece, l’albero viene ripercorso per uno specifico deliverable, o in ottica di prodotto, una volta ultimata l’analisi si otterrà molto probabilmente un modello ibrido che, a quello generale, associa inoltre uno specifico lifecycle che accompagna l’elemento impattato.
Come sempre, lo strumento proposto è un possibile tool che può essere usato per riflettere sulla questione specifica, ma ogni personalizzazione è possibile (così come l’utilizzo di qualcosa di diverso) per adattarlo al meglio alla propria realtà.
Stay tuned 😊