Welcome SAFe 3.0

Il 25 luglio scorso Dean Leffingwell ha ufficialmente annuncia il rilascio della versione 3.0 dello Scaled Agile Framework.

Le novità sono davvero tante e, praticamente, l’intera impostazione viene fortemente rivista, sia negli elementi che nell’infrastruttura stessa, il tutto in ottica di rendere disponibile alle organizzazioni uno strumento che consenta di focalizzarsi sul Value Delivery, migliorando il coordinamento delle attività annesse a Value Stream particolarmente ampi.

Da una veloce occhiata della Big Picture si nota propria la strutturale riorganizzazione della nuova versione rispetto alla precedente (2.5):

safe 3.0

SAFe 3.0

safe

SAFe 2.5

Si evidenzia subito come il Program Level ed il Team Level si stiano sempre più avvicinando, quasi a fondersi tra di loro, con l’esplicito obiettivo di disegnare un’organizzazione più orizzontale e più efficiente.

Dalla Big Picture 3.0 si nota, anche, un Portfolio Level molto più definito, che abbraccia una o più ART per le Epiche di Business e quelle Architetturali, e che evidenzia una maggiore attenzione a quegli aspetti decisionali strategici che influenzano in maniera diretta tutta l’attività di creazione dei Value Stream.

Volendo fare una panoramica delle innovazioni più rilevanti, troviamo inoltre:

  • Esplicito inserimento dell’approccio Kanban (Portfolio Kanban Systems) per la gestione degli elementi del Portfolio Backlog;
  • Un esplicito focus sulla figura del Lean Agile Leader, con evidenza delle criticità, delle responsabilità e delle competenze annesse;
  • Una diretta dipendenza tra le decisioni strategiche (portfolio Backlog e Value Stream) e il budget disponibile, che non si limita alla semplice contabilità ma viene esteso ad ogni aspetto, come, per esempio, l’innovazione. SAFe 3.0 definisce il Lean-Agile Budgeting come strumento annesso;
  • Enfasi sul ruolo di Coordinamento dei vari Agile Release Train avviati a livello Portfolio per il raggiungimento degli obiettivi di Valore programmati;
  • Particolare attenzione all’aspetto del Delivery (Program Level) con l’introduzione del Release Object e dell’approccio del Delivery on Demand;
  • Code Quality esteso esplicitamente alle pratiche più comuni: Test-First, Continuous Integration e, forse meno scontata, Agile Architetture.

Questo è solo un estratto di quanto presentato con il nuovo framework e di quanto vedremo in diversi post successivi.

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