Come visto, nel modello Harmoniq, le Squad+ sono il cuore dell’azione: team autonomi, ibridi e orientati al valore, dove Human Player e AI Player collaborano per generare risultati tangibili.
Ma, come ogni sistema vivente, anche la struttura agile più avanzata ha bisogno di connessioni, non di isolamento.
Attorno alle Squad+ si sviluppa infatti una rete di strutture complementari e scalabili: Tribe+, POD+, COE+, Chapter+ e Guild+ . Grazie ad esse, l’organizzazione è coerente, armonica e capace di apprendere in modo continuo. Si tratta, in pratica, i veri organi di connessione dell’Intelligent Business Agility: spazi di relazione e di intelligenza collettiva dove l’AI diventa parte integrante del modo di lavorare.
Il suffisso “+” accomuna tutte queste entità e ne rappresenta la vera natura: significa integrazione effettiva con l’AI, non come strumento esterno ma come parte viva dei flussi decisionali e operativi. Ogni struttura “+” nasce come spazio di collaborazione Human–AI, dove gli algoritmi supportano la conoscenza, le persone governano il senso e l’insieme genera armonia organizzativa.
Le Tribe+ rappresentano il livello di aggregazione superiore rispetto alle Squad+, e nascono con l’obiettivo di presidiare un dominio strategico. Ogni Tribe+ raccoglie un insieme coerente di Squad+ che lavorano su iniziative affini, come, ad esempio, un dominio di prodotto, una piattaforma tecnologica o un’area di business. È la forma più visibile dell’organizzazione in flussi di valore: non una gerarchia, ma una rete evolutiva che permette di bilanciare autonomia locale e coerenza globale.
All’interno della Tribe+, le Squad+ mantengono la propria identità e autonomia, ma condividono un orizzonte comune: obiettivi di outcome, metriche, pratiche e, soprattutto, una visione di valore condivisa. Ogni Tribe+ è coordinata da una Tribe+ Leadership, che agisce come organismo di sintesi e non di comando. La leadership della Tribe+ è composta da figure con ruoli complementari (Product Lead, Delivery Lead, Architecture Lead) e integra anche AI Player dedicati alla raccolta e interpretazione dei dati di flusso, a supporto delle decisioni collettive.
La Tribe+ non aggiunge livelli di burocrazia, ma funzioni di allineamento: connette le strategie di portfolio con le attività quotidiane delle squadre, favorisce la condivisione delle risorse critiche, gestisce interdipendenze e garantisce che i principi di Harmoniq siano applicati in modo coerente. È il punto in cui la dimensione umana e quella artificiale trovano il proprio equilibrio operativo: l’AI offre analisi predittive, insight e monitoraggio continuo del Value Flow; gli Human Player interpretano, decidono e guidano l’apprendimento organizzativo.
In molti casi, la Tribe+ diventa anche un ponte naturale verso il Portfolio Steering Committee, poiché concentra informazioni aggregate su capacità, impatti e priorità. Il suo compito non è controllare le Squad+, ma armonizzare il ritmo dell’organizzazione, assicurando che autonomia e coerenza viaggino alla stessa velocità.
Le Squad+ sono affiancate dal POD+, acronimo di Point of Delivery+, che ne traduce la stessa logica nell’erogazione dei servizi. Si tratta di micro-unità dedicate a un perimetro di mercato o cliente specifico, pensate per i contesti multi-servizio dove occorre organizzare in modo disciplinato attività ad hoc. Il POD+ non è una Squad “alternativa”, ma una configurazione che estende il modello Harmoniq verso la gestione della service delivery, mantenendo agilità e integrazione con l’AI.
Ogni POD+ ha un Coordinator umano che governa qualità, capacità e valore, interfacciandosi con Account, COE+ e Chapter+ Leader. I Player, umani e AI, vengono attivati in base alle esigenze del servizio, mantenendo la stabilità relazionale e riducendo i costi cognitivi di riconfigurazione. L’AI gioca un ruolo operativo nel monitoraggio delle performance, nella generazione di insight e nella pianificazione adattiva, ma sempre sotto supervisione umana. Il POD+ è, quindi, un nodo di connessione fra clienti, team e portfolio, una struttura agile e coordinata capace di garantire continuità e qualità nell’erogazione.
Un ulteriore struttura è quella di COE+, o Center of Expertise+, custodi dell’eccellenza e della conoscenza. La loro funzione non è gerarchica né burocratica: sono piattaforme abilitanti che forniscono persone, standard e capacità alle Squad+, alle Tribe+ e ai POD+. Ogni COE+ si occupa di far evolvere le competenze chiave dell’organizzazione, bilanciando disponibilità, temporaneità e specializzazione. È qui che vengono formati e distribuiti i Player garantendo che le squadre sul campo dispongano delle competenze necessarie nel momento giusto.
Il COE+ è anche il luogo dove si misura l’efficacia dell’organizzazione in termini di apprendimento e miglioramento continuo. Si valuta non solo la quantità di attività prodotte, ma soprattutto la qualità del valore generato: innovazione diffusa, adozione di pratiche, impatto sulle performance. È un’eccellenza “as a service”, che agisce per diffondere cultura e metodo, non per controllare.
All’interno dei COE+ si muovono i Chapter+, vere e proprie comunità di pratica dedicate a specifiche aree di competenza (es: UX, Data Science, Architecture, DevOps, Product Management). Ogni Chapter+ connette persone che condividono una stessa professionalità e facilita il confronto continuo fra chi lavora su progetti diversi. Non è una struttura formale, ma una rete viva di apprendimento reciproco. Attraverso gli incontri dei Chapter+, le organizzazioni mantengono coerenza metodologica, aggiornano i propri standard, condividono casi di successo e alimentano la crescita collettiva.
Questa logica di collaborazione orizzontale trova la sua espressione più libera nelle Guild+, le comunità trasversali che nascono attorno a interessi o sfide condivise, come l’etica dell’AI, la sostenibilità, l’innovazione del cliente o la cultura del feedback. Le Guild+ sono il luogo dove la conoscenza formale incontra la passione informale. Non hanno obiettivi operativi immediati, ma costruiscono il tessuto culturale dell’organizzazione, accendendo conversazioni che, nel tempo, si trasformano in nuovi standard o in iniziative di valore. In molte realtà, proprio dalle Guild+ sono nati modelli o pratiche che successivamente i COE+ hanno strutturato e diffuso.
Insieme, queste cinque componenti (Tribe+, POD+, COE+, Chapter+ e Guild+) rappresentano il sistema circolatorio di Harmoniq: garantiscono che l’intelligenza, umana e artificiale, fluisca costantemente tra i team, evitando dispersioni e duplicazioni. Le Tribe+ danno direzione strategica e coerenza, i POD+ assicurano qualità e servizio, i COE+ custodiscono la competenza, i Chapter+ alimentano la crescita professionale e le Guild+ diffondono cultura e ispirazione.
La forza di questo disegno risiede nella sua armonia: un’organizzazione capace di cambiare forma senza perdere identità, di muoversi velocemente senza generare caos, di integrare tecnologia e umanità in modo naturale. Harmoniq, nella visione dell’Intelligent Business Agility, non propone una somma di strutture, ma un equilibrio dinamico tra autonomia e connessione, tra efficienza e apprendimento.
Le strutture “+” sono quindi molto più che componenti organizzative: sono organismi intelligenti, dove l’AI amplifica le capacità umane e gli Human Player mantengono viva la direzione etica e relazionale del cambiamento.
In questo equilibrio, l’agilità diventa finalmente ciò che deve essere: una forma di armonia consapevole, capace di far evolvere le aziende in un mondo che non smette mai di cambiare.
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Presto un nuovo ulteriore approfondimento in merito!
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