Enterprise Architecture and Enterprise IT Architecture

Non di rado si sente parlare di Architettura Enterprise (Enterprise Architecture), riferendosi ad essa come l’Architettura di una complessa soluzione IT.

In realtà bisogna dire che il termine Enterprise Architecture ha un’accezione più ampia e complessa, non riferita esclusivamente all’aspetto informatico. Anzi, l’aspetto è paritario rispetto ad elementi quali: procedure operative, aspetti finanziari, aspetti logistici, marketing, ecc…

Si tratta di definire un Big Picture aziendale per raggiungere tre obiettivi primari:

  • Individuare e definire i cambiamenti necessari a raggiungere gli obiettivi aziendali;
  • Definire la governance per gestire i cambiamenti;
  • Preparare l’azienda ad abbracciare i cambiamenti e gestire i rischi.

In questo scenario è utile chiarire anche un ulteriore aspetto che spesso genera confusione, ovvero quello legato alle varie “tipologie” (se così si può dire) di Architect presenti in azienda.

L’utilizzo di Enterprise Architect in ambito puramente IT non è corretto e non bisogna incorrere nell’errore di definirsi “Enterprise Architect” solo per indicare che la propria attività è legata ad un ambito complesso. Per quanto possa sembrare un puro elemento lessicale, soprattutto in ambito IT, esistono profonde differenze tra un Enterprise Architect ed un Software Architect (che poi si specializza a sua volta).

architects

Architects

Partendo dalla figura 16 possiamo distinguere “gli Architect” in tre categorie:

  • Enterprise Architect, focalizzato sull’intero spettro aziendale e non su uno specifico dominio (IT, Process, Marketing, ecc). Si tratta di un professionista in grado di destreggiarsi abilmente tra i vari domini aziendali, anche senza avere competenze fortemente verticali in esse (deep knowledge). L’obiettivo di un Enterprise Architect è quello di guidare i vari asset aziendali per raggiungere i Goal prefissati, avvalendosi di strumenti come il TOGAF e lo Zachman Framework;
  • Software Architect, si tratta di un professionista focalizzato sull’aspetto IT del più ampio contesto Enterprise. In particolare il Software Architect è un professionista a cui viene demandata la responsabilità di scegliere le caratteristiche peculiari di un sistema IT. Nel caso di un Chief Software Architect la sua attività impatta direttamente sull’Enterprise IT Architecture;
  • Data Architect, Security Architect, Infrastructure Architect, ecc… hanno un ruolo diametralmente opposto: dispongono di una forte competenza verticale (deep knowledge), ma hanno una visione limitata al necessario del contesto aziendale. Questo evidenzia come siano di supporto al (Chief) Software Architect per affrontare le issue afferenti al proprio settore;
  • Solution Architect, ha uno skill molto specializzato, relativo a singole tecnologie o singoli prodotti.

Tipicamente questi ruoli, nonostante siano facilmente delineabili, vengono spesso assegnati ad una stessa persona, aumentando la confusione relativa alla loro specificità.

Tipicamente il Chief Software Architect è chiamato ad “abbracciare il cambiamento” in funzione delle nuove esigenze di business e all’evoluzione del mercato. Tale attività assorbe fin anche al 90% del proprio lavoro, relegando il restante 10% ad attività di management interno.

In sintesi: il Chief Software Architect è chiamato a produrre l’IT Vision Aziendale.

Il Chief Software Architect lavora congiuntamente con l’Enterprise Architect per definire le strategie di innovazione, focalizzandosi sugli obiettivi di Business (Goal). In particolare possiamo evidenziare le seguenti attività:

  • Implementare/Far Evolvere/Ottimizzare la metodologia di process e solution management;
  • Innovare le soluzioni IT in essere presso l’azienda tenendo presenti:
  1. esigenze aziendali;
  2. trend di mercato;
  3. potenziali opportunità.
  • Stimare gli investimenti (in particolare il TCO) necessari per l’adozione (modernizzazione) di nuove tecnologie;
  • Stimare il possibile ROI derivante dalle innovazioni ipotizzate.

Un elemento accomuna i “vari” Architect: la necessità di essere continuamente aggiornati, sfruttando canali ufficiali (IEE, ACM, ecc) e canali generici (Blog, Twit, ecc), e la voglia di migliorarsi continuamente, proponendo sempre soluzioni più efficaci ed efficienti, derivanti spesso da attività di ottimizzazione di quanto già in essere nel contesto aziendale.

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