Agile Delivery Manager: possibili percorsi di approdo

Nei precedenti post abbiamo aperto le porte al ruolo di Agile Delivery Manager (ADM), indicandolo come una possibile evoluzione ed incontro tra i ruoli più tradizionali di PM, PMO, Scrum Master/Agile e Coach.

L’approdo al ruolo di Agile Delivery Manager (ADM) dipende dalle competenze e dall’esperienza di partenza.  Proviamo a tracciare tre percorsi di approdo per le suddetti ruoli verso questo ruolo, evidenziando quanto questo sia il più realistico.

adm percorso

1. Percorso da Scrum Master ad Agile Delivery Manager

Competenze di partenza

  • Conoscenza approfondita dei principi agili e dei framework come Scrum e Kanban.
  • Esperienza nella facilitazione delle cerimonie agili.
  • Capacità di coaching per team auto-organizzati.

Gap da colmare

  • Gestione economica: comprensione del budgeting e del monitoraggio dei costi.
  • Gestione strategica: allineamento dei team agli obiettivi di business.
  • Gestione delle dipendenze: coordinamento tra team multipli in contesti complessi.
  • Skill decisionali: capacità di prendere decisioni strategiche, anche con trade-off.

Piano di crescita

  1. Formazione:
    • Corsi di Project Management (es. PMP, PRINCE2 Agile).
    • Approfondimenti su budgeting e analisi costi-benefici.
    • Formazione su scalabilità agile (SAFe, LeSS).
  2. Esperienza pratica:
    • Assumere la gestione di più team o progetti.
    • Coinvolgimento in attività di pianificazione e allineamento strategico.
    • Partecipare a task che richiedono gestione delle dipendenze o negoziazioni con stakeholder.
  3. Mentorship:
    • Lavorare sotto la guida di un ADM o un Program Manager esperto.
  4. Consolidamento:
    • Dimostrare capacità di gestire la delivery di valore con team multipli, controllando costi e rischi.

Realismo

Medio-Alto: Il percorso è realistico, ma il passaggio richiede di acquisire competenze in ambiti come gestione economica e strategia, che non sono tipicamente nel focus di uno Scrum Master.

2. Percorso da Project Manager (PM) ad Agile Delivery Manager

Competenze di partenza

  • Forte esperienza nella gestione di progetto (budget, tempi, risorse).
  • Conoscenza dei metodi di pianificazione tradizionale (es. Gantt, WBS).
  • Capacità di gestire stakeholder e comunicare con il top management.

Gap da colmare

  • Cultura Agile: conoscenza approfondita dei principi agili e dei framework Scrum/Kanban.
  • Facilitazione e coaching: abilità di supportare team auto-organizzati.
  • Gestione del valore: spostare il focus dai deliverable alla consegna di valore incrementale.
  • Flessibilità e adattabilità: abbandonare il controllo rigido in favore della leadership servant.

Piano di crescita

  1. Formazione:
    • Certificazioni Agile (CSM, PMI-ACP, SAFe Agilist).
    • Workshop pratici sulla gestione di team agili.
  2. Esperienza pratica:
    • Lavorare come Scrum Master o Product Owner per acquisire una visione operativa del lavoro agile.
    • Partecipare a trasformazioni agili per osservare come i principi agili si applicano alla delivery.
  3. Mentorship:
    • Essere affiancato da un ADM o un Agile Coach per apprendere la transizione tra gestione tradizionale e agile.
  4. Consolidamento:
    • Assumere la responsabilità di team agili o delivery incrementali, dimostrando capacità di bilanciare agilità e controllo.

Realismo

Molto Alto: Il Project Manager possiede già una forte base in gestione economica e strategica, rendendo il passaggio all’ADM più agevole. Il gap culturale può essere colmato con formazione ed esperienza pratica.

3. Percorso da PMO ad Agile Delivery Manager

Competenze di partenza

  • Profonda conoscenza della governance dei progetti e delle metriche.
  • Capacità di gestire portafogli di progetti e risorse a livello aziendale.
  • Esperienza nel monitoraggio delle performance e nella standardizzazione dei processi.

Gap da colmare

  • Flessibilità e agilità: adattare l’approccio rigido e standardizzato ai principi di flessibilità e adattamento continuo.
  • Focus sul team: spostare l’attenzione dalla governance ai team operativi e al valore incrementale.
  • Competenze operative: assumere un ruolo più pratico nel guidare team verso risultati concreti.

Piano di crescita

  1. Formazione:
    • Certificazioni Agile (PMI-ACP, Leading SAFe).
    • Formazione su principi di servant leadership e coaching.
  2. Esperienza pratica:
    • Coinvolgimento diretto nella delivery di progetti agili.
    • Supporto a team agili come consulente o facilitatore.
  3. Mentorship:
    • Collaborare con ADM esperti per osservare come integrano governance e agilità.
  4. Consolidamento:
    • Dimostrare capacità di bilanciare governance e agilità, supportando team multipli e garantendo il controllo dei costi.

Realismo

Medio-Basso: il PMO potrebbe avere difficoltà ad adottare un ruolo operativo e a lasciare un approccio focalizzato sulla governance a favore di una leadership più pratica e flessibile. Tuttavia, in contesti aziendali che richiedono una delivery su larga scala, il passaggio potrebbe essere fattibile.

Quale percorso è più realistico?

  • PM ad ADM è il percorso più realistico e naturale: il Project Manager possiede già competenze strategiche ed economiche e deve integrare solo la cultura e le pratiche agili.
  • Scrum Master ad ADM è fattibile, ma richiede uno sforzo maggiore per colmare le lacune strategiche ed economiche.
  • PMO ad ADM è il meno probabile, a meno che non si tratti di un PMO già esposto a iniziative agili su larga scala, in cui l’adattamento può essere più semplice.

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