Riflettendo sui vari post realizzati in questi mesi, mi sono accorto che spesso abbiamo parlato dei Valori del Manifesto Agile, richiamandoli più o meno indirettamente.
A questo punto ritengo sia utile fare un po’ di mente locale su di essi e soffermarci sulle loro caratteristiche.
Valore 1: GLI INDIVIDUI E LE INTERAZIONI più che i processi e gli strumenti
Si tratta di una rivoluzione copernicana nella gestione dello sviluppo del software.
Finalmente si mette nero su bianco che il successo di un progetto è legato principalmente al Team che lo realizza e all’affiatamento dei suo membri. Nessun processo o strumento, per quanto raffinato ed efficace possa essere, è in grado di sopperire a difficoltà di interazioni interne o alla demotivazione dei componenti del Team.
Elemento fondamentale del primo Valore è la comunicazione, sia per l’aspetto sociale che per il trasferimento efficiente del know-how. Quest’ultimo fattore è evidente a chiunque adotti Agile: tipicamente, se il Team è localizzato nella stessa struttura e non ci sono fattori @scale, si preferisce avere una lavagna e dei post-it su cui riportare l’attuale stato del progetto e le relative attività. In tal modo chiunque all’intero dell’azienda (e non solo i membri dello specifico Team) può dare una “sbirciata” a quanto sta accadendo e, possibilmente, un contributo.
Questo primo Valore enfatizza l’auto-organizzazione e l’auto-disciplina: si pensi, ad esempio, ai task che non vengono assegnati dal Project Manager (o Team Lead) ma vengono scelti direttamente dai membri del Team, in funzione delle capacità che ognuno di essi è conscio di avere.
E’ subito evidente la differenza rispetto agli approcci tradizionali, fortemente incentrati su rigidi protocolli gerarchici, anche se è utile sottolineare che l’adozione del primo Valore non conduce (e non vuole farlo) al loro abbattimento, ma a una riqualificazione dei ruoli in funzione della nuova ottica collaborativa.