Eccoci al secondo appuntamento con il Manifesto Agile.
Scopriamo insieme il Secondo Valore, che nella forma originale cita:
Valore 2: SOFTWARE FUNZIONANTE più che la documentazione esaustiva
mentre in DAD assume una forma un po’ più robusta e orientata all’interno ALCM:
Valore 2 (DAD review): SOLUZIONI FUNZIONANTI più che la documentazione esaustiva
E’ interessante evidenziare come i quattro Valori siano sempre strutturati con due parti ben distinte: a sinistra, in maiuscolo, la parte predominante, a destra, in minuscolo, la parte subordinata alla prima, ma comunque rilevante per il raggiungimento dell’obiettivo:
Valore: [MAIN CONCERN] [secondary CONCERN]
Il secondo Valore del manifesto Agile pone l’accento sulla realizzazione del Software, che rappresenta il risultato principe di un progetto IT. Nell’accezione di DAD, più che di Software, si parla di SOLUZIONE, ovvero del risultato omnicomprensivo dell’intero Agile Life Cycle Management che comprende, ad esempio, anche il supporto durante la fase di esercizio.
Uno dei miti che va assolutamente sfatato è quello relativo all’eliminazione della documentazione. Si tratta di una interpretazione assolutamente errata di quanto indicato con il secondo valore, in cui effettivamente si dà la massima al software/prodotto, ma si considera comunque importante la realizzazione della documentazione prevista, spingendo affinché essa sia la minima possibile. Con DAD riusciamo anche a dare una definizione di “minima”: produrre la documentazione che genera Valore per gli stakeholder, tutto il resto è uno spreco che va evitato.
La riduzione della documentazione di sviluppo è possibile adottando tecniche che favoriscono, inoltre, un comprovato aumento della qualità del codice prodotto, come ad esempio l’utilizzo della pratica del Test Driven Design (TDD).
Indipendentemente dalla quantità della documentazione prodotta (che chiaramente dipende dallo specifico progetto e dallo specifico contesto), l’importante è che essa sia di qualità e che sia continuamente allineata con il resto della soluzione, in sintesi: Continuous Documentation.