Lavorando con aziende di medie e grandi dimensioni, mi capita spesso di imbattermi in discussioni riguardanti l’outsourcing dell’IT e di come esso rappresenti spesso una strategia utilizzata dal top management per tagliare idealmente i costi.
Sicuramente, finché esiste un buon bilanciamento tra IT interno ed outsourcing, la strategia può effettivamente rilevarsi vincente, il problema è quando si passa all’outsourcing estremo: “l’IT è esclusivamente un centro di costo, per cui lo metto fuori e pago solo per i servizi che richiedo”.
In linea teorica, questa soluzione potrebbe sembrare la panacea di tutti i mali, tanto che i costi potrebbero essere teoricamente rappresentati da una comune equazione lineare:
costi = Δ * TCF
con TotalCostFactor (TCF) = costo servizio * n. servizi richiesti
ragionando su un costo unitario medio uguale indipendentemente dalla tipologia di servizi.
Il Δ è un valore minore o uguale ad 1 (mediamente tra 0.8 e 1) che diminuisce all’aumentare dei servizi richiesti e rappresenta lo sconto che tipicamente si chiede quando la quantità di servizi richiesti aumenta (giornate).
In realtà questa pia illusione di risparmio comincia ben presto a scontrarsi con diversi problemi:
- Perdita del know-how;
- Perdita della sinergia tra strategia e operatività;
- Riduzione della capacità di reazione rispetto alle esigenze del mercato;
- Scarsa evidenza dei rischi e delle problematiche tecnico/tecnologiche.
che formano un insieme che definiremo “Independent Debt”.
Il “Debito di Indipendenza” spesso inizialmente sfugge anche alle più attente valutazioni del management, diventando con il tempo un boomerang per l’organizzazione che può venirsi a trovare letteralmente in balia dell’outsourcer e quindi soggetta al rischio che il potere contrattuale passi proprio nelle mani di quest’ultimo.
In tale scenario, i costi, forse inizialmente più bassi perché il fornitore voleva entrare nelle “nostre grazie”, cominciano a crescere (per inteso: le richieste possono essere legittime, non dettate da pigra furbizia) e si sommano a quelli dovuti all’impatto negativo dell’insieme dei problemi di cui sopra.
Ciò trasforma la nostra equazione lineare in una equazione esponenziale in cui i costi cominciano a salire in modo rilevante senza che si abbiano più gli strumenti per contrastare il fenomeno.
costi = e^TCF
con TCF = (Δ aumento dei costi servizi * costo servizio * n. servizi richiesti) + costo del Debito di Indipendenza
Nel momento in cui il peso non sarà più sostenibile, all’azienda resterà una sola cosa da fare: riportare tutto l’IT all’interno e… ricominciare da capo!
Questo comporterà un investimento che sicuramente annullerà e supererà tutti i benefici eventualmente ottenuti con la politica di outsorcing estremo.
Stay tuned J