Dopo aver parlato dei vantaggi dell'Intelligent Business Agility e presentato due utili strumenti relativi, approfondiamo le relative caratteristiche con maggior dettaglio.
L’Intelligence Business Agility si sviluppa su quattro dimensioni, tre operative ed una sociale digitale.
IBA Dimensions
Le dimensioni operative sono:
- Organizational Agility, ovvero rivedere rapidamente il proprio modello organizzativo ed operativo per raggiungere i migliori livelli di efficienza e ridurre i rischi operativi.
- Market-Fit Agility, che si prefigge l’obiettivo di migliorare la capacità di leggere proattivamente il mercato per svilupparne la leadership, grazie a prodotti e servizi innovativi che permettano di aumentare la fiducia verso l’organizzazione.
- Technical Agility, incentrata sul promuovere l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per garantire sempre la massima innovazione e qualità dei prodotti offerti.
La dimensione sociale digitale, l’H.A.I. Agility (Human + Artificial Intelligence), interessa la rete di relazioni sociali amplificata dalla cooperazione tra Assistenti Digitali Intelligenti (A.D.I.) e Persone.
Va sottolineato che le tre dimensioni operative sono condivise con la Business Agility “tradizionale”, essendo proprio la dimensione sociale digitale a sviluppare il concetto di “intelligenza” che si sta qui introducendo.
Ognuna di queste dimensioni rafforza il messaggio, chiaro ed inequivocabile, che l’intelligenza artificiale esiste per aiutare le organizzazioni a raggiungere i propri obiettivi sbloccando il potenziale delle persone. È tempo, quindi, di andare oltre bias obsoleti che mettono gli esseri umani contro le tecnologie digitali, ed è fondamentale che a questo obiettivo lavorino in particolare i leader, convincendosi che il futuro sarà guidato da coloro che possono e sanno imparare, trovando nuovi modi per combinare efficacemente l’intelligenza umana e quella artificiale.
Approfondiamo ora l'H.A.I. Agility, rimandando ai post successivi l'analisi delle altre dimensioni.
L'H.A.I. Agility (Human + Artificial Intelligence) è la capacità di una organizzazione di attuare una connessione tra Persone e Assistenti Digitali Intelligenti (A.D.I.), sviluppando nuova mentalità creativa che indirizzi gli sforzi verso obiettivi comuni in grado di esaltare entrambi i contributi.
H.A.I. Agility
Grazie a questa sinergia, è possibile trasformare l’organizzazione da reattiva (o resiliente) a proattiva, abilitandola ad anticipare i tempi e a scoprire nuove opportunità, piuttosto che aspettare che esse appaiano sul mercato.
I tre aspetti centrali dell’H.A.I. Agility sono:
- Smart Leadership: indispensabile per guidare le aziende nel nuovo contesto digitale.
- Emotional Intelligence: ovvero la gestione delle proprie emozioni per renderle funzionali agli obiettivi da raggiungere.
- Artificial Intelligence: l’impiego di assistenti digitali intelligentiin grado di supportare attivamente e passivamente le attività delle persone.
La principale sfida da superare riguarda i dubbi (a volte paura) delle persone rispetto a come l’intelligenza artificiale influenzerà il loro futuro lavorativo (e non solo), temendo che essa possa sostituirle o renderne rapidamente obsolete le competenze.
Gli aspetti che producono quest’ansia sono molteplici: dalla difficoltà di capire come interagire e sfruttare l’A.I. nelle proprie mansioni, alla velocità con cui vengono rilasciate nuove soluzioni in ogni ambito. Inoltre, a pesare è la difficoltà delle organizzazioni di sviluppare un adeguato piano di integrazione strategica, assistendo a implementazioni e sperimentazione fortuite, spesso affidate alla curiosità individuale e destinate a spegnersi rapidamente.
La radice di questo problema è sicuramente da ricondursi ad una scarsa lungimiranza, nonché impreparazione, dei leader sul tema. Molti di essi tendono a sopravvalutare ciò che l’A.I. può fare, trasferendo messaggi sbagliati ai collaboratori che generano un senso di contrapposizione. Molti leader credono, erroneamente, che le motivazioni dietro l’adozione dell’intelligenza artificiale, riguardi esclusivamente la riduzione dei costi, provocando, in extremis, la perdita di motivazione nello sviluppo professionale dei collaboratori, che si sentano sopraffatti e poco considerati.
La verità è che l’intelligenza artificiale può essere un catalizzatore per la crescita e l’innovazione, cosa che normalmente entusiasma le persone, andando a liberarle da attività “ovvie” e “ripetitive” e consentendo loro di fare la differenza grazie alle proprie conoscenze, competenze, intuito e tutte quelle caratteristiche proprie di un essere umano. L’intelligenza artificiale non propone, allo stato attuale, idee originali per nuovi prodotti e non decide in quali nuovi mercati entrare: quello che fa è fornire informazioni e suggerimenti per obiettivi similari.
È il modo in cui gli esseri umani utilizzano l’intelligenza artificiale che crea valore, mettendo a fattore l’indispensabile ragionamento umano e la capacità di aggregare adeguatamente dati provenienti dalle fonti più disparate.
La mente umana resta quindi la parte essenziale dell’equazione, essendo le persone che: inventano i modelli di business, sviluppano i modelli organizzativi, pensano i nuovi prodotti e tutto il resto. Il tutto passa attraverso la creazione di un’organizzazione sempre più incentrata su un modello di networking e guidata da leader che si trasformano in smart leader. Questa nuova mentalità contribuirà a ottenere il necessario vantaggio per prosperare nel mondo di domani, che ha solo una caratteristica certa: sarà diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto e sperimentato prima.
Stay tuned :)