Project Management o Product Management? Il brogliaccio delle pratiche in overlapping tra PMBOK, Agile e Lean – pt.8

Come stiamo vedendo, più che decidere in modo rigido quale metodologia/framework utilizzare in senso dogmatico, oggi è più opportuno creare un bouquet di pratiche ed approcci per creare valore, utilizzando una serie di “infrastrutture” operative per movimentare (termine tanto amato a Lean) le azioni di realizzazione. 

mpm multiapproaches
Il ModernPM guida proprio in questa direzione, guidando ad una convergenza sempre più evidente ed esplicita, con particolare ispirazione al PMBOK e Disciplined Agile.
Tra i diversi elementi di comune attenzione, affrontabili con strumenti differenti (come visto nel post precedente) alcune volte divergenti in modo evidente, troviamo:

  • Persone: la collaborazione e il coordinamento tra i membri del team è riconosciuto essere il fattore essenziale per il successo dell’iniziativa, non importa se si lavori in chiave serial (waterfall) o agile/lean.
  • Comunicazione: l’importanza di un flusso di informazioni trasparente ed efficace è un prerequisito essenziale per il successo di una iniziativa. Nell’ambito serial è più frequente adottare standard e processi di dettaglio, mentre in quello adattivo sono spesso le cerimonie a dettare il ritmo di aggiornamento ed allineamento tra i vari stakeholder.
  • Stakeholder: entrambi gli approcci sottolineano il fondamentale ruolo degli stakeholder durante tutto il periodo dell’iniziativa, dando priorità al coinvolgimento e alla collaborazione continua.
  • Ambito: nell’approccio agile/lean è più comune creare una visione (backlog) di alto livello, andandola poi a raffinare progressivamente all’approssimarsi dello sviluppo. Nel caso seria si tende a fare un lavoro di maggior dettaglio fin dall’inizio.
  • Pianificazione: nel caso di un approccio puramente serial, si scende nel dettaglio della pianificazione, mentre nell’ambito più adattivo viene generalmente creata una roadmap operativa di alto livello da specializzare a passi incrementali.
  • Costi: sia agile/lean che il serial si occupano di ottimizzare l’operato del team coinvolti, riducendo al minimo gli sprechi.
  • Qualità: la qualità, formalmente, è sempre posta come priorità nell’azione di sviluppo, anche se affrontata con specifici standard nell’approccio serial e in ottica di miglioramento continuo in quello agile/lean.
  • Rischi: nel mondo agile/lean i rischi sono spesso affrontati intrinsecamente dal framework adottato, mentre nel mondo serial esiste un set di processi formali con relativi owner. 
  • Procurement: entrambi gli approcci sottolineano l’importanza di integrare i contributi esterni. Nel caso serial è più forte la tendenza ad affidarsi a contratti ben definiti, nel caso agile/lean all’integrazione del fornitore come un partner o un’estensione del team.
     

Riconoscere gli aspetti fondanti di una iniziativa, individuandone i parallelismi, aiuta a identificare le pratiche migliori di ciascun approccio in relazione al contesto specifico.

Lo sforzo, in questa direzione, è quello di non partire mai dall’ipotesi che qualcosa è giusto o sbagliato a prescindere, ma ricordarsi sempre che “Context Count” (principio DA).

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