L'impedenza (impedance), in elettrotecnica, è una grandezza fisica che rappresenta la forza di opposizione di un circuito al passaggio di una corrente elettrica alternata, o, più in generale, di una corrente variabile. Il suo valore è esprimibile come numero complesso ed è dato dal rapporto tra tensione e corrente.
Questa grandezza, come diverse altre (si pensi a inerzia, velocità, ecc), può fornire un'utile metafora nelle scienze organizzative, così come in altre discipline, per aiutare a spiegare un concetto o un principio specifico. Bisogna però fare attenzione ad usare adeguatamente le metafore (e le analogie), contestualizzandole in modo adeguato senza pretendere che esse siano in qualche modo aderenti ad un contesto “estraneo” al 100%: analogie e metafore servono solo fino a un certo punto, ed è fondamentale legarle all’ambito di discussione.
Guardano a Disciplined Agile, e in particolare a FLEX (FLow for Enterprise Transformation) ed al Value Stream, troviamo proprio l’utilizzo del concetto di impedenza, contestualizzato come:
“La Value Stream Impedance è la resistenza che si incontra nel flusso di comunicazione e delle attività necessarie a creare valore per un cliente”
Ma perché è così importante tener conto di questa impedenza? Ebbene, come ci suggerisce il toolkit del PMI:
“Value stream impedance creates delays which create more work which creates more delays.”
In pratica, il rischio è che si generi un vero e proprio vortice che “tira giù” l’efficacia e l’efficienza del value stream, ritardando la delivery a causa di un “ingolfamento” delle attività che porta ad accumuli ed entropia.
Utile, prima del prosieguo, ricordare anche la definizione di Value Stream data da Disciplined Agile:
“The value stream is the workflow from end to end (from the customer to the realization of value). Focus is on the work, not the people doing the work. The value network is where value is created.”
DA Value Stream
A questo punto, probabilmente, è immediato intuire come l’impedenza dipenda da una molteplicità di elementi, alcuni dei quali sono riportati nella figura seguente:
Elementi che rafforzano l'impedenza
La figura è solo un sottoinsieme delle problematiche che si incontrano in un contesto reale e, dato l’alto numero e la relativa variabilità, potrebbe nascere sin da subito il dubbio su cosa concentrarsi.
DA FLEX aiuta nella riflessione, facilitando l’identificazione di un set di parametri costituenti, su cui intervenire e fare un lavoro di assesment orientato alla creazione di un primo playbook (ovvero azione di miglioramento/intervento) da attuare nel proprio contesto. Nello specifico, DA FLEX suggerisce di concentrarsi sui seguenti aspetti:
- Work Item
- Piccoli
- Ad alto valore
- Flusso di lavoro
- Pochi passaggi di consegne, hand-back (ritorni), ritardi
- Lavoro e flusso annesso visibile
- Workload dimensionato sulla reale capacity
- Azzeramento delle interruzioni
- Cicli rapidi di feedback
- Qualità Intrinseca:
- Qualità del prodotto e dell’architettura relativa
- Efficace struttura di creazione del valore
Operativamente è possibile partire dallo specifico spider diagram, articolato proprio su tali elementi che si trasformano in 9 dimensioni relative:
DA Flex Impedance Spider Diagram
L’individuazione dei fattori di maggior impatto per lo specifico Value Stream (operational, development, supporto enabler che sia) è il punto centrale per la sua ottimizzazione, portando ad identificare specifiche azioni che, pur potendosi ispirare a casi e suggerimenti comparabili, deve sempre tener conto l’univocità dello stesso (Context Count).
Proprio qui Disciplined Agile fa la differenza grazie al concetto di “Idealized Value Stream” e i tool di lavoro annessi che andremo ad esplorare nei prossimi appuntamenti.
Stay tuned