Una delle domande tipiche che vengono poste nell’adozione dell’Agile, soprattutto da parte di nuovi Team e nell’introduzione in contesti non-agili, è:
“Quanto deve essere dettagliata una User Story al fine di poterla considerare una buona User Story”?
Come abbiamo sempre evidenziato (e come non smetteremo mai di dire) per adottare pratiche e metodologie Agili, nel proprio contesto, non esiste una formula magica e, di conseguenza, non esiste una risposta univoca a tale domanda, anche se, anni di esperienza sul campo, hanno portato Bill Wake ad individuare 6 caratteristiche fondamentali di cui tener conto:
- Independent: le User Story devono essere quanto più indipendenti tra loro, in modo da rappresentare un segmento di VALORE ben identificato;
- Negotiable: finché la User Story non entra a far parte di uno specifico backlog di iterazione, deve sempre essere possibile intervenire su di essa, riscrivendola o, al limite, cancellandola dal backlog di release;
- Valuable: le User Story devono sempre produrre del VALORE direttamente percepibile dai key stakeholder;
- Estimable: deve sempre essere possibile stimare la complessità (dimensione) della User Story;
- Small: una User Story deve essere sufficientemente piccola da poter essere inserita in una iterazione e, possibilmente, non saturarla;
- Testable: deve essere oggettivamente verificabile.
In sintesi I.N.V.E.S.T.