CoNI: Cost of Not Innovation

Due settimane fa ho avuto il piacere di partecipare al Summit venti24 di IMH (Innovation Management Hub), potendo confrontare le mie esperienze in ambito “Design Thinking e oltre” con un tavolo di esperti in merito.

Nella sintesi della discussione, mirata ad individuare elementi focali per favorire l’innovazione, è emerso un elemento di particolare interesse il Costo di Non Innovazione.

In pratica, si è ribaltata la classica e arcinota domanda che accompagna sempre la trasformazione digitale: “Perché dovremmo cambiare?”, passando ad una riflessione duale che però apre scenari di riflessione a rinforzo, o addirittura ancora più importanti: 

Cosa succede se non facciamo nulla?

Da queste considerazioni ho provato a sintetizzare quello che ho definito CoNI, ovvero Cost of Not Innovation, rappresentativo del costo derivante dalla mancata adozione di soluzioni (metodologiche e tecnologiche) innovative all’interno di un’organizzazione. Il suo scopo è quello di andare a suffragare le ipotesi di investimenti strategici e sensibilizzare i decision-maker sull’urgenza di innovare. 

Il CoNI è quindi un indicatore strategico che misura l’impatto della mancata innovazione rispetto a 5 dimensioni di riferimento:

  • Perdita di competitività (Loss of Competitiveness): il rischio di essere superati dai concorrenti che adottano tecnologie, processi o modelli di business più avanzati.
  • Perdita di Efficienza Operativa (Loss of Operational Efficiency): il costo implicito di continuare ad utilizzare processi obsoleti o non ottimizzati.
  • Mancato guadagno (Loss of Earning): il potenziale profitto non realizzato a causa dell’assenza di nuovi prodotti, servizi o mercati.
  • Rischio di disintermediazione (Risk of Disintermediation): la possibilità di essere esclusi da ecosistemi o filiere che premiano l’innovazione.
  • Insoddisfazione dei clienti (Customer Dissatisfaction): l’incapacità di rispondere alle esigenze in evoluzione, che può portare alla perdita di clienti o riduzione della fidelizzazione.

Per poter procedere operativamente alla valutazione del CoNI, è possibile utilizzare un framework suddiviso in 4 fasi principali che permettono di identificare, quantificare e agire sulle aree di rischio legate alla mancanza di innovazione:

  1. Mappatura delle Aree Chiave di Impatto
    • Definizione delle aree critiche: identificare le funzioni aziendali e i processi operativi che potrebbero essere influenzati dalla mancata innovazione (es. Customer Service, Operations, IT, Marketing, ecc.).
    • Obiettivi strategici: collegare ciascuna area a un obiettivo strategico (ad esempio, migliorare l’efficienza, ridurre i costi, aumentare la soddisfazione del cliente, accelerare il time-to-market).
    • Stakeholders principali: identificare i principali stakeholder coinvolti in ciascuna area per assicurarti che tutte le prospettive vengano prese in considerazione.
  1. Analisi delle Conseguenze della Mancata Innovazione
  • Perdita di competitività:
    • Benchmarking, confrontare le performance della propria azienda con quelle dei concorrenti o con i leader di settore per identificare i gap.
    • Scenari di disintermediazione, analizzare se la mancanza di innovazione potrebbe portare alla perdita di accesso a nuovi mercati o tecnologie.
  • Inefficienze operative:
    • Processi obsoleti, mappare i processi aziendali che potrebbero essere resi più efficienti con nuove tecnologie e calcola il tempo/risorse sprecate senza innovazione.
    • Costi indiretti,identificare i costi indiretti come errori, mancanza di integrazione tra sistemi, mancanza di automazione.
  • Mancato guadagno:
    • Opportunità di mercato, stimare il valore potenziale di nuovi prodotti o mercati che potrebbero essere sviluppati se l’innovazione venisse adottata.
    • Ritardo nel time-to-market, calcola il potenziale guadagno in termini di ricavi che la tua azienda perde ritardando il lancio di nuovi prodotti o servizi.
  • Insoddisfazione dei clienti:
    • Feedback del cliente, analizzare i feedback dei clienti per capire se la mancanza di innovazione sta influenzando la loro soddisfazione e fedeltà.
    • Customer churn, quantificare la possibile perdita di clienti se non vengono adottate soluzioni innovative per rispondere meglio alle loro esigenze.
  1. Quantificazione del CoNI
  • Modello quantitativo: sviluppare un modello che traduca le conseguenze dell’analisi precedente in valori monetari, ad esempio:
  • Perdita di ricavi: calcolare i ricavi persi a causa della mancata introduzione di nuovi prodotti/servizi.
  • Aumento dei costi operativi: quantificare i costi aggiuntivi derivanti da inefficienze operative non risolte.
  • Penalità reputazionali: usare metriche come Net Promoter Score (NPS)o altri indicatori di soddisfazione per stimare l’impatto finanziario di una reputazione aziendale danneggiata.
  • Costi di ritardo: usare un modello di tipo “cost of delay” per calcolare l’impatto finanziario dei ritardi nell’innovazione rispetto a concorrenti più rapidi.
  • Analisi dei rischi: considerare il rischio reputazionale e il danno derivante dalla stagnazione rispetto al mercato, utilizzando anche scenari di stress.

4. Strategia di Mitigazione e Pianificazione delle Azioni

 

  • Identificazione delle leve di innovazione: per ogni area di impatto, identificare le soluzioni innovative possibili (es. automazione, AI, nuove piattaforme digitali, nuovi modelli di business).
  • Piano d’azione:
    • Prioritizzazione: crea una matrice di priorità che combina impatto (sul business) e urgenza (tempo necessario per implementare l’innovazione).
    •  Budgeting e pianificazione delle risorse: stima i costi di implementazione delle soluzioni innovative e valuta il ritorno sugli investimenti.
  • Monitoraggio e KPI: definire i Key Performance Indicators (KPI)per monitorare l’efficacia delle azioni correttive (es. riduzione dei costi operativi, aumento dei ricavi, miglioramento del NPS).

Come primo strumenti di analisi di sintesi si può utilizzare la seguente matrice (CoNI Matrix):

coni matrix

Nella matrice, l’asse orizzontale rappresenta l’impatto (da basso a alto), mentre l’asse verticale rappresenta l’urgenza (da basso a alto). 

Le aree sono suddivise in 5 livelli per ciascun criterio, da 1 (basso) a 5 (alto), e ogni dimensione di riferimento trova un suo posizionamento specifico sul relativo incrocio.

Volendo fare un esempio d’uso, si immagini che, dopo aver analizzato il CoNI, si evidenzi che l’adozione di un sistema di automazione nelle operazioni aziendali potrebbe ridurre i costi operativi annuali del 15% (100.000 €), mentre la mancata innovazione potrebbe portare alla perdita di un’opportunità di 200.000 € in ricavi persi a causa della stagnazione nelle offerte di prodotto.  Con un’analisi più dettagliata, è possibile stimare che il CoNI annuale di quell’area sia pari a 300.000 €, giustificando l’investimento in automazione.

 

Conclusioni:

Implementare il framework CoNI consente non solo di comprendere meglio il valore dell’innovazione, ma anche di dare concretezza ai rischi di non innovare. Il framework presentato aiuta ad orientare le decisioni verso investimenti che possano ridurre il CoNI e migliorare la posizione competitiva dell’azienda nel lungo periodo.

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