Nell’appuntamento precedente abbiamo descritto la filosofia Kaizen, intesa come un processo di miglioramento continuo a piccoli passi.
Esiste però un’eccezione, dovuta a situazioni di emergenza in cui è necessario ottenere rapidamente un breaking point, ovvero una soluzione di rottura che consenta di riallinearsi ai risultati attesi, andando ad eliminare rapidamente gli sprechi (MUDA) grazie ad una rapida innovazione di processo, tecnologica o anche una loro combinazione.
Anche per raggiungere questo obiettivo esiste un termine ben preciso: Kaikaku, letteralmente “cambio radiale” duale al Kaizen che predilige, come visto, l’approccio opposto.
Il Kaikaku è anche conosciuto come Kaizen Blitz, Kaizen Events, Breakthrough Kaizen, System Kaizen e Flow Kaizen, con quest’ultima declinazione che ben si presta ad evidenziare come, nell’applicazione pratica, il Kaikaku sia la combinazione di diversi Tool Lean con il ciclo di Deming, così come rappresentato nella figura seguente:
Kaikaku in Action
Le fasi che contraddistinguono il Kaikaku sono, quindi, otto, direttamente correlate al Plan-Do-Check-Act:
- Plan
- Select the Theme: viene isolato e scelto l’elemento su cui attuare la trasformazione;
- Plan the Schedule: viene specificato l’intervallo temporale di osservazione;
- Grasp the Present Situation: viene formalizzata la situazione presente;
- Estabilish the Target: viene definito l’obiettivo a cui tendere.
- Analyze the Cause & Identify Corrective Action: vengono analizzate le cause dello scostamento dell’obiettivo desiderato ed identificate le azioni correttive da intraprendere;
- Do
- Implement Corrective Action: vengono messe in atto le azioni correttive selezionate.
- Check
- Evaluate the Result: vengono valutati i miglioramenti (o i peggioramenti) derivati dalle azioni correttive applicate.
- Act
- Standardize & Follow-up: se effettivamente sono stati riscontrati dei miglioramenti, quanto attuato viene reso parte del processo. Se quanto ottenuto consente di raggiungere gli obiettivi del Kaikaku, il tutto termina, altrimenti si può pensare di ripetere più volte il ciclo.
E’ fondamentale sottolineare che il “blitz”, per essere tale, deve:
- avere una durata di 3 – 5 giorni;
- definire un obiettivo e uno scopo chiaro;
- produrre piccoli cambiamenti immediatamente assimilati;
- coinvolgere chiunque si pensi possa essere utile o chiunque voglia dare il proprio contributo.
Tipicamente, il Kaikaku ed il Kaizen sono entrambi presenti nel processo di trasformazione di un’azienda, creando una stretta sinergia basata su cambiamenti repentini seguiti dal loro perfezionamento e dalla loro stabilizzazione successiva.
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