In questa serie di post stiamo raccontando come l’evoluzione più importante di PMI Disciplined Agile nell’ultimo biennio sia sicuramente legata all’integrazione di FLEX e agli sviluppi inerenti il layer Value Stream.
PMI DA Layers
Anche in relazione ad esso, più volte, abbiamo richiamato i concetti di Lean, di Teoria dei Vincoli e aspetti enterprise di gestione del flusso di lavoro, andando ad intervenire sull’impedenza (ovvero la resistenza) nel flusso comunicativo ed operativo che crea sprechi e quindi rallenta le attività di creazione di valore end-to-end.
È decisamente evidente come, data l’importanza strategica della relativa ottimizzazione, sia fondamentale avere una persona che possa guidare l'organizzazione a migliorare il modo in cui tutto ciò avvenga, sia in relazione a nuovi prodotti e servizi, sia nel manutenere prodotti e servizi esistenti.
Proprio qui trova casa il DA Value Stream Consultant (DAVSC), un esperto delle tematiche succitate che si concentra sull’intero value stream (operational), evitando di cadere nella trappola dell’ottimizzazione locale in relazione a quella globale.
Un DAVSC supporta l’organizzazione nel
- decidere quali pratiche sperimentare ed adottare nel contesto specifico
- definire ed ottimizzare i ruoli esistenti in relazioni alle attività specifiche
- identificare e abilitare le metriche per una robusta valutazione dei progressi, sia di improvement che di sviluppo
- collaborare con il business per far si che il discovery workflow sia efficace
- mediare accordi interni ed esteri a sostegno della trasformazione
Per raggiungere questi obiettivi, un DAVSC deve essere capace di muoversi sulle principali aree impattati il value stream (operational):
- Pianificazione strategica e budgeting
- Lean management
- Portfolio management
- Product management
- Il Development Intake Process
- Gestione delle dipendenze, collaborazione e pianificazione
- Servizi condivisi
- DevOps
- Supporto al prodotto / servizi
Una domanda che spesso viene posta è la differenza/dualità tra il DAVSC e il SAFe® Program Consultant (SPC), quest’ultimo definito dal framework come:
“Il SAFe® Program Consultants (SPC) è un agente del cambiamento che combina la propria conoscenza tecnica di SAFe con la motivazione intrinseca di migliorare i processi di sviluppo software e i sistemi dell'azienda. L’SPC svolge un ruolo fondamentale nel successo di implementazione di SAFe e ha un’astrazione ampia, interna o esterne, includendo ruoli di leadership, di portfolio/program/project management, di architettura, di analisi, ecc.”
Dalla descrizione si evidenzia una certa affinità tra i due ruoli, anche se esistono delle differenze rilevanti:
- Il DAVSC è al contempo sia un consulente che un coach per poter gestire al meglio il tailoring della soluzione (context count, DA principle).Sappiamo che spesso ci si trova difronte al dilemma di: "volere l’abito pronto, ma non di taglia unica". Il DAVSC non insegna a usare un framework, tanto più che DA è un toolkit in cui non ci sono pratiche prestabilite da implementare. Piuttosto aiuta a decidere cosa fare (consulente) mentre aiuta a implementarlo (coach) sfruttando i suggerimenti del toolkit.
- Un DAVSC inizia formando piccoli team e lavorando per renderli agili, prendendo in considerazione la loro capacità di comunicazione trasversale (team-di-team). Un SPC tipicamente inizia dal livello programma, con l’obiettivo di organizzare i team in Agile Release Trains (ART), esaminando l'organizzazione e facendo lavorare insieme tutte le persone necessarie.
- Il DAVSC non si limita ai principi o alle pratiche SAFe. SAFe ha un proprio ecosistema ben definito di riferimento che, in casi di difficoltà, può portare alla stagnazione del processo di ottimizzazione. Il DAVSC sfrutta invece una combinazione di Lean, Flow, ToC che, unitamente al toolikt DA, permette di avere una massima flessibilità e produce costantemente nuove opzioni.
- Disciplined Agile tenta di scomporre gli Agile Release Trains (ART) in "Dedicated Product Team". Nonostante la creazione di ART siano un toccasana per le aziende che non sono riuscite a rilasciare nulla per un lungo periodo di tempo (semestre, anno, ecc) nel tentativo di rimuovere i silos, gli ART dovrebbero poi essere suddivisi in team o team di team dedicati a un particolare prodotto o servizio.
Il DAVSC, in pratica, diventa un prezioso e indispensabile supporto per il tailoring dell’agilità all’interno dell’azienda, supportando anche l’adozione pragmatica di SAFe in modo dinamico e non statico come spesso accade.
DAVSC e FLEX per supportare l'adozione di SAFe
Stay tuned