• Agenti AI: Programmazione Operativa e Program Backlog

    Agenti AI: Programmazione Operativa e Program Backlog

    All’interno dell’ecosistema dell’Intelligent Business Agility, la programmazione operativa rappresenta il ponte tra la visione strategica (Portfolio Backlog) e l’esecuzione concreta (Program Backlog).  Gli Agenti sono entità intelligenti (software-based, adattivi e collaborativi) che agiscono in sinergia con il Portfolio Manager, il Comitato di Portfolio, e tutti i ruoli decisionali annessi, per ga...
  • IBA Comics

    IBA Comics

    Raccontiamo l’Intelligent Business Agility attraverso 4 vignette per ognuna delle dimensioni.
  • Intelligent Business Agility: il libro!

    Intelligent Business Agility: il libro!

    È arrivato il momento: il viaggio nell'Intelligent Business Agility ha preso forma in un libro!Viviamo in un'epoca in cui cambiamento e complessità non sono più l'eccezione, ma la regola. Le aziende non possono più limitarsi a "reagire": devono anticipare, adattarsi e trasformarsi – e farlo con intelligenza.💡 Ma come si costruisce un’organizzazione davvero agile, capace di integrare l’Intelligenza...
  • HAI Agility: Agentic AI per un’Intelligenza Artificiale autonoma

    HAI Agility: Agentic AI per un’Intelligenza Artificiale autonoma

    Siamo abituati a pensare all’Intelligenza Artificiale come uno strumento che supporta le decisioni umane, analizzando grandi moli di dati e suggerendo soluzioni. Ma cosa succede quando l’AI non si limita più a rispondere, ma inizia ad agire in modo autonomo, adattandosi al contesto e ottimizzando le proprie strategie? Qui entra in gioco l’HAI Agility dell’Intelligent Business Agility (IBA), che int...
  • Agile Delivery Manager: possibili percorsi di approdo

    Agile Delivery Manager: possibili percorsi di approdo

    Nei precedenti post abbiamo aperto le porte al ruolo di Agile Delivery Manager (ADM), indicandolo come una possibile evoluzione ed incontro tra i ruoli più tradizionali di PM, PMO, Scrum Master/Agile e Coach. L’approdo al ruolo di Agile Delivery Manager (ADM) dipende dalle competenze e dall’esperienza di partenza.  Proviamo a tracciare tre percorsi di approdo per le suddetti ruoli verso questo ruol...
  • Agile Delivery Manager: una figura matura per la gestione dei progetti

    Agile Delivery Manager: una figura matura per la gestione dei progetti

    Nel precedente post abbiamo iniziato una riflessione sulla possibile evoluzione del ruolo dello Scrum Master verso una figura più “matura” in grado di accompagnare una governance robusta del progetto, unendo competenze People-oriented con quelle più metodologiche e di processo. Seguendo questo ragionamento abbiamo definito l’Agile Delivery Manager (ADM) come una figura chiave affinché i progetti&n...
  • PMO Agile (Agile Delivery Manager): una possibile evoluzione della specie

    PMO Agile (Agile Delivery Manager): una possibile evoluzione della specie

    Nell’ultimo anno si sono moltiplicati gli articoli, approfondimenti, post, proclami che affermano e sottolineano la morte dell’agile. Al netto delle considerazioni e della posizione già espressa dal sottoscritto nei vari post, vorrei chiudere l’anno soffermandomi su una riflessione che riguarda non tanto l’agile (o i framework relativi) ma più che altro i ruoli che per anni hanno brillato attorno...
  • CoNI: Cost of Not Innovation

    CoNI: Cost of Not Innovation

    Due settimane fa ho avuto il piacere di partecipare al Summit venti24 di IMH (Innovation Management Hub), potendo confrontare le mie esperienze in ambito “Design Thinking e oltre” con un tavolo di esperti in merito. Nella sintesi della discussione, mirata ad individuare elementi focali per favorire l’innovazione, è emerso un elemento di particolare interesse il Costo di Non Innovazione. In pratica...
  • La Metafora della Galassia Organizzativa, pt.2

    La Metafora della Galassia Organizzativa, pt.2

    Continuiamo l'esplorazione della nostra "galassia organizzativa", andandone a scoprire gli elementi fondanti.     Le Persone come Cuore della Galassia Alla base di tutto ci sono le Persone: il vero cuore della galassia.  Sono i membri dei team, i manager, gli innovatori, i creatori e i facilitatori che danno vita e sostanza alla visione dell’organizzazione. Ogni persona è portatrice di esperienze, compet...
  • La Metafora della Galassia Organizzativa, pt.1

    La Metafora della Galassia Organizzativa, pt.1

    Continuando il nostro viaggio alla scoperta dell’Intelligent Business Agility, è arrivato il momento di introdurre la metafora organizzativa annessa: l’Organizational Galaxy. La Galassia Organizzativa è una metafora che vede l’organizzazione come una galassia vivente, ovvero un ecosistema in cui ogni elemento contribuisce al valore e al successo dell’insieme, ma in cui il vero fulcro sono le Person...

da pmi logoCon l’acquisizione di Disciplined Agile (DA) da parte del PMI, il procress framework creato da Scott Ambler e Mark Lines entra in una nuova dimensione che lo proietta in un contesto dove l’Agilità è stata per molto tempo vista con diffidenza, ma che da alcuni anni ha ormai intrapreso in percorso di convergenza senza però tradire i propri fondamenti.

Non potrebbe essere altrimenti, visto che la “contaminazione” è una ricchezza e, come più volte ribadito, l’Agilità è un mindset che non deve contrapporsi ad altri metodi, ma che aiuta a trovare una dimensione unitaria, utile all’organizzazione per muoversi nell’ambito di problematiche complesse, trasformandole in opportunità.

Come molti sanno, sono da anni coinvolto attivamente nell’evoluzione di DA e con questo primo post, inizierò a creare una guida introduttiva relativa, in modo da aiutare a capirne l’essenza e guardarlo da una prospettiva pragmatica.

Disciplined Agile Manifesto

Disciplined Agile è fortemente radicato sul Manifesto Agile, proponendone una rivisitazione per ampliarne lo “scope” in relazione alla modernità delle sfide moderne:

Individui e interazioni più che i processi e gli strumenti
Soluzioni consumabili più che la documentazione esaustiva
Collaborazione con gli stakeholder più che negoziazione dei contratti
Rispondere al cambiamento più che seguire un piano

Nonostante l’indiscusso valore degli elementi a destra (non in grassetto), i “disciplined agilist” danno un peso predominante a quelli di sinistra (in grassetto).”

Come si vede da quanto evidenziato in rosso, DA guarda in modo esplicito alle soluzioni consumabili e non solo al software funzionante. Può sembrare una cosa di poco conto, ma rendere una soluzione “consumabile” vuol dire essere pronti affinché i nostri stakeholder possano usufruire in pieno dei relativi vantaggi. Pensiamo, ad esempio, ad una soluzione cloud b2c: in questo caso avremmo sicuramente bisogno di un customer careche supporta gli utenti nel suo utilizzo. È una questione di “working software”? No, ma è vitale per rendere la soluzione utilizzabile.

I principi annessi al Disciplined Agile Manifesto

Insieme ai Valori, il DA Manifesto definisce anche 15 principi, 3 in più di quelli definiti dal Manifesto Agile, sui cui si basa, e che rivede nella stessa misura fatta per il Valori (in particolare da “clienti” a “stakeholder”) 

  1. La nostra massima priorità è soddisfare gli stakeholder rilasciando soluzioni di valore, fin da subito e in maniera continua.
  2. Accogliamo i cambiamenti nei requisiti, anche a stadi avanzati dello sviluppo. I processi agili sfruttano il cambiamento a favore del vantaggio competitivo del cliente.
  3. Consegniamo frequentemente soluzioni consumabili, con cadenza variabile da un paio di settimane a un paio di mesi, preferendo i periodi brevi.
  4. Stakeholder e sviluppatori devono lavorare insieme quotidianamente per tutta la durata del progetto.
  5. Fondiamo i team su individui motivati. Diamo loro l’ambiente e il supporto di cui hanno bisogno e confidiamo nella loro capacità di portare il lavoro a termine.
  6. Una conversazione faccia a faccia è il modo più efficiente e più efficace per comunicare con il team ed all’interno del team.
  7. Le soluzioni consumabili sono il principale metro di misura di progresso.
  8. I processi agili promuovono un approccio al rilascio sostenibile. Gli sponsor, gli sviluppatori e gli utenti dovrebbero essere in grado di mantenere indefinitamente un ritmo costante.
  9. La continua attenzione all’eccellenza tecnica e alla buona progettazione esaltano l’agilità.
  10. La semplicità – l’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svolto – è essenziale.
  11. Le architetture, i requisiti e la progettazione migliori emergono da team che si auto-organizzano.
  12. A intervalli regolari il team riflette su come diventare più efficace, dopodiché regola e adatta il proprio comportamento di conseguenza.
  13. Sfruttare e contribuire a far evolvere le risorse organizzative disponibili all’interno del proprio ecosistema aziendale, e collaborare con le persone responsabili di ciò.
  14. Avere sempre chiaro il flusso di lavoro in modo da riuscire a sviluppare un flusso costante di rilasci che aiuta a ridurre le attività in corso al minimo.
  15. L’ecosistema organizzativo deve evolvere per riflettere e migliorare le attività dei team agili, ma al contempo essere sufficientemente flessibile da supportare gli eventuali team non-agili o ibridi.

I 3 principi aggiuntivi, dal 13 al 15, guardano all’enterprise, ovvero a come supportare l’Agilità a livello complessivo dell’organizzazione, che è implicitamente contaminata in relazione al cambiamento dei team che, a loro volta, ne vengono condizionati.

Durante l’evoluzione stessa di DA (in particolare dall’estensione di Disciplined Agile Delivery a Disciplined Agile), i 15 principi del Manifesto sono stati condensanti focalizzandoli sulle Persone, ottenendo i seguenti 7 principi portanti:

da principles

  • Delight Customers: non siamo focalizzati solo sul soddisfare le esigenze e le aspettative dei nostri stakeholder, ma siamo concentrati sul superarle per stupirli (ottica Lean)
  • Be Awesome: team fantastici sono costruiti intorno a persone motivate che operano in un ambiente arricchito del supporto necessario per raggiungere gli obiettivi individuali e complessivi
  • Pragmatism: cerchiamo di essere il più efficaci possibile, superando la semplice applicazione dell’agilità
  • Context Counts: ogni persona, ogni team ed ogni organizzazione è unica. Individuiamo e facciamo evolvere una strategia efficace data la situazione specifica che stiamo affrontando
  • Choice is Good: contesti diversi richiedono strategie diverse. I team devono essere in grado padroneggiare i propri processi e sperimentarli in relazione alla situazione specifica che devono affrontare. Avere opzioni tra cui scegliere, e individuarne i compromessi, abilita alla generazione di opzioni plausibili
  • Optimize Flow: ogni organizzazione è un Sistema Adattivo Complesso (CAS) di team e gruppi che interagiscono ed evolvono, sia individualmente che influenzandosi a vicenda. Per avere successo è necessario assicurarne un allineamento costante ed ottimale
  • Enterprise Awareness: quando le persone sono consapevoli dell’organizzazione in cui operano, sono motivate a prendere in considerazione le esigenze generali, e non solo quelle locali, in modo da assicurarsi che siano in linea con gli obiettivi complessivi

L’evoluzione dei principi è stata fortemente influenzata da Modern Agile di Joshua Kerievsky e Heart of Agile di Alistair Cockburn, rispecchiando l’attuale wave evolutiva del mondo agile.

 

Per ora è tutto, l’appuntamento è al prossimo post con il DA Poster.

Stay tuned J

agileiot logo  ac2 logodac dac dacdac dac psmii psmii safe cal1 less certazure fundamentals
mvp reconnect

Free Joomla templates by Ltheme